Da tempo considerata una prerogativa femminile, oggi la cura della pelle è una pratica sempre più diffusa anche tra gli uomini basti sapere che nel 2023 il valore dei cosmetici maschili venduti in Italia ha superato i 141 milioni di euro (fonte: Cosmetica Italia). La crescente attenzione degli uomini alla cura di sé ha trasformato questo segmento in un mercato fiorente, rompendo gli stereotipi di genere e promuovendo un approccio inclusivo alla bellezza.
Il cambiamento culturale dietro la crescita del mercato cosmetico maschile
L’ascesa della skincare maschile è il risultato di un cambiamento culturale profondo. La cura della pelle non è più vista come una vanità riservata alle donne, ma come un aspetto essenziale del benessere fisico e psicologico, accessibile a tutti. Gli uomini sono oggi consumatori sempre più consapevoli, alla ricerca di prodotti mirati alle esigenze specifiche della loro pelle. Detergenti, schiume da barba, creme idratanti e sieri antietà sono tra i prodotti più acquistati, segno di una maggiore attenzione alla salute e all’aspetto esteriore.
Le peculiarità della pelle maschile
Dal punto di vista anatomico e fisiologico, la pelle maschile presenta caratteristiche uniche che richiedono prodotti dedicati. Come spiega la dottoressa Benedetta Basso, cosmetologa di Aideco (Associazione italiana dermatologia e cosmetologia), la pelle degli uomini è circa il 20% più spessa rispetto a quella femminile, con una densità maggiore di fibre collagene. Questo rende il processo di invecchiamento cutaneo più tardivo, ma, quando inizia, avanza più rapidamente. Il testosterone, inoltre, stimola le ghiandole sebacee, rendendo la pelle più oleosa e incline alla seborrea. Va, infine, precisato che il pH della pelle maschile è più acido, intorno a 4,5, creando un microbiota cutaneo diverso rispetto a quello femminile.
Queste differenze sottolineano l’importanza di utilizzare prodotti specifici per la pelle maschile, poiché i cosmetici formulati per le donne potrebbero non essere efficaci o adatti.
Pelle rasata o barba?
Sulla rasatura in particolare si concentrano maggiormente le attenzioni maschili in tema di skincare. Se non gestito correttamente, infatti, questo rituale può causare irritazioni, micro-tagli e infezioni. Per minimizzare i rischi e rendere la rasatura un momento piacevole, è fondamentale seguire alcune accortezze:
– preparazione: radersi dopo una doccia calda aiuta ad ammorbidire i peli e a ridurre la resistenza al passaggio della lama
– prodotti adeguati: l’uso di schiume, gel o creme da barba garantisce una maggiore protezione. Per chi opta per il rasoio elettrico, i prodotti pre rasatura specifici sono essenziali per evitare irritazioni
– post-rasatura: applicare un dopobarba idratante privo di alcool aiuta a ripristinare il film protettivo della pelle e a prevenire allergie o fotosensibilizzazioni.
Negli ultimi anni, la barba è diventata una componente essenziale dello stile maschile. Il look “vichingo”, caratterizzato da barbe lunghe e ben curate, ha portato alla diffusione di prodotti come oli, balsami e cere per modellare e ammorbidire i peli. Anche in questo ambito, l’industria cosmetica ha risposto con una gamma di soluzioni dedicate.
Un nuovo approccio alla bellezza e al benessere
Ma skincare maschile non vuol dire solo barba o rasatura: gli uomini stanno scoprendo i benefici di una cura completa della pelle, che include sieri antietà, creme giorno/notte, protezione solare. Infine, prodotti per il corpo: scrub e creme idratanti per mantenere una pelle sana e levigata.
La crescente attenzione alla skincare maschile è un segno di una trasformazione più ampia nella concezione di bellezza. Non si tratta soltanto di estetica, ma di un approccio olistico al benessere: prendersi cura della propria pelle migliora l’autostima e contribuisce a uno stile di vita più sano.
“Gli uomini stanno comprendendo che la skincare è un investimento nel proprio benessere, non solo un modo per apparire meglio. Questo cambiamento culturale sta spingendo l’industria cosmetica a sviluppare prodotti sempre più mirati e di alta qualità” conclude la dottoressa Basso.